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Comunicato Stampa 7.11.2014

Otto domande e una nota per il presidente del CONI di Rimini dai tifosi del Rimini

1) Lei parla di meeting internazionali. Perché dal 1990 ad oggi non se ne sono mai fatti?
2) Quanto costa un meeting internazionale e quali competenze sono necessarie per organizzarlo?
3) La pista del Neri, priva degli spazi di fuga oltre la corsia esterna, può essere omologata per meeting internazionali?
4) Perché dal 2009 ad oggi, prima dell’attuale progetto dell’AC Rimini, non ha mai pubblicamente protestato per lo stato della pista?
5) Lei è presidente del CONI e quindi rappresenta anche il calcio e il Rimini: non le sembra che il Rimini con i suoi 600 ragazzi del settore giovanile, massima espressione dello sport praticato cittadino, abbia anch’esso e a maggior ragione diritto di chiedere impianti idonei?
6) Lei parla di predominanza. Ritiene che il Romeo Neri potrebbe sopravvivere senza il Rimini e la pratica del calcio?
7) Perché in questi anni di impraticabilità della pista non ha mai chiesto, anche quando si progettavano cittadelle dello sport, che venisse creata una struttura apposita per l’atletica come la città di Rimini meriterebbe?
8) Perché avvalla la protesta dell’Ufficio Scolastico sull’uso dello stadio invece di reclamare palestre idonee in ogni scuola, come dovrebbe essere?

Lei parla di convivenza ma i tifosi del Rimini non hanno dimenticato l’ostracismo mostrato dal CONI e dalla Polisportiva Libertas ai tempi del compianto presidente Bellavista, che ha contribuito a mettere i bastoni tra le ruote, per l’interesse di pochi al cospetto di una questione di portata cittadina, al progetto del nuovo stadio. Questo ha di fatto condannato la Rimini Calcio, nel progresso degli anni, all’inesorabile fallimento, tanto che ora la questione si ripropone tale e quale, anche se le soluzioni prospettate sono differenti e votate a un restyling piuttosto che a una ricostruzione.
I tifosi del Rimini saranno con il CONI e dalla parte di chi reclama – giustamente – una pista d’atletica se chi si espone lo farà nel rispetto della verità dei numeri (senza ostentare utopisticamente potenziali fruitori che non praticano e non praticheranno mai) e nel rispetto della storia centenaria della squadra di calcio che ha, ha sempre avuto e avrà in futuro al Neri la sua casa. Saremo dalla parte del CONI quando il CONI reclamerà le palestre nelle scuole, una pista omologabile, uno stadio per il calcio come dovrebbe essere, e quando il CONI difenderà anche gli interessi del calcio e dei suoi praticanti e tifosi, di gran lunga il più grande numero di “sportivi” nella nostra città.
Amici del Rimini Calcio
Red White Supporters Rimini