Di seguito il testo del comunicato deliberato dall’assemblea del tifo biancorosso:
Giovedi 10 settembre la tifoseria biancorossa ha preso atto e discusso della situazione venutasi a creare a seguito dell’ingiunzione di pagamento avanzata dalla ditta Franchini nei confronti della Rimini calcio. Circa duecento persone presenti al dibattito hanno convenuto di esternare il loro disappunto, facendo un appello in primis alla ditta Franchini affinché desistesse dal portare avanti questa azione per evitare che ancora una volta il calcio a Rimini scompaia, e quindi anche quello fatto dai giovani e dai ragazzi del frequentatissimo vivaio biancorosso.
Abbiamo in seguito appreso con soddisfazione il fatto che sia stato trovato un accordo – al quale va il nostro plauso – peraltro avvenuto in presenza di un rappresentante dell’Associazione Amici del Rimini Calcio, invitato dallo stesso presidente De Meis a sedersi al tavolo delle trattative, con esplicito riconoscimento del ruolo di partecipazione societaria e rispettando la promessa di trasparenza che era stata fatta alla tifoseria fin dal giorno dell’insediamento del presidente.
I tifosi esortano l’attuale società e il presidente Fabrizio De Meis a non mollare e si appellano alle istituzioni affinché continuino a esercitare opera di controllo e mediazione a tutela di un patrimonio cittadino quale è la Rimini calcio. Patrimonio che va sostenuto e curato, vogliamo rilevare, non solo nei momenti di crisi: non è sufficiente intervenire quando si è sull’orlo del precipizio e quando in sostanza il danno è già fatto, ma vanno create le condizioni che consentano uno sviluppo serio e sostenibile per la Rimini Calcio. Abbiamo notato che l’ambito istituzionale è in grado di far maturare le condizioni migliori per risolvere i problemi e anche per indirizzare in maniera virtuosa gli imprenditori locali verso il sostegno allo sport cittadino. Questo appello è rivolto pertanto all’imprenditoria riminese, la cui latitanza talvolta sembra trascendere nell’ostilità, e alla politica riminese affinché contribuisca a indurre un clima di diffusa partecipazione. Sappiamo che l’azienda del patron è in difficoltà, e riteniamo che sarebbe un segno di concreta gratitudine nei suoi confronti per quanto finora fatto e ancor più di necessario orgoglio sportivo convogliare sulla squadra qualsiasi forma di aiuto concreto. E’ stato per ora evitato il peggio ma serve molto più impegno da parte di tutti. Da parte nostra, come tifosi, saremo estremamente sensibili a ogni forma di aiuto e ci impegneremo affinché chi tende una mano al Rimini oltre alla nostra gratitudine abbia il giusto e concreto riscontro: sosterremo e preferiremo i “marchi” di chi sceglierà di sostenere la nostra squadra.