L’Associazione Amici del Rimini Calcio mette a disposizione dei soci abbonamenti in Tribuna Centrale, per sé stessi o per invitare gli amici al Neri.
Per richiederlo:
– inviaci a info@amicidelriminicalcio.it i dati anagrafici dell’utilizzatore del biglietto (nome, cognome, luogo e data di nascita) e un recapito telefonico per essere ricontattati;
– scrivici in privato sulla nostra pagina ufficiale Facebook.
E’ già possibile prenotarsi per la partita Rimini-Alessandria di domenica 2 ottobre (ore 14:30). Non perdere l’occasione, il Romeo Neri ti aspetta!
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Al via il tesseramento 2022
Il Direttivo comunica che, anche per l’anno in corso, è possibile rinnovare la quota associativa!
Come fare?
- IN CONTANTI
presso l’edicola “Tripoli News” di Moreno Tombesi, viale Tripoli 168 (angolo via Roma) e in occasione delle partite interne del Rimini; - CON BONIFICO
intestato ad Associazione Amici del Rimini Calcio
Iban IT 75 N 05792 24201 CC0970003464 (Banca Popolare Valconca Filiale Rimini Centro), causale “quota associativa 2022”. - ONLINE con carta di credito attraverso Paypal:
Gli importi delle quote restano invariati:
Euro 50,00 quota “Socio Sostenitore”
Euro 10,00 quota “Socio Ordinario”
Gli importi diversi verranno registrati come donazioni liberali.
Tesseramento 2021
Il Direttivo comunica che, per l’anno in corso, è possibile rinnovare la quota associativa con queste modalità:
– in contanti, presso l’edicola “Tripoli News” di Moreno Tombesi, viale Tripoli 168 (angolo via Roma);
– con bonifico, intestato a Associazione Amici del Rimini Calcio al seguente codice IBAN: IT 75 N 05792 24201 CC0970003464, Banca Popolare Valconca Filiale Rimini Centro, e con causale “quota associativa 2021”;
Gli importi delle quote restano i medesimi: 50 euro per la quota “Socio Sostenitore”, 10 euro per la quota “Socio Ordinario”; gli importi diversi verranno registrati come donazioni liberali.
Nella speranza di rivederci presto sui gradoni del Romeo Neri, ringraziamo tutti coloro che vorranno sostenerci. Ora e sempre forza Rimini!
Comunicato SinC
Il progetto Super League – nato e abortito (??) in sole 48 ore – ha generato un acceso dibattito nel mondo del calcio. La sconfitta (momentanea?) dei 12 super club ci viene raccontata dai media come una vittoria del “calcio popolare”, perché “il calcio è della gente”. Ma è davvero così? A nostro parere decisamente no; il calcio moderno segue logiche di profitto e spesso l’unico ruolo previsto per il tifoso è quello di cliente-consumatore.
Riteniamo quindi che in mezzo a tanta retorica sarebbe utile ripartire dal dibattito sulla Super League per rivedere davvero il sistema calcio. Un coinvolgimento reale dei tifosi, unito ad un maggior controllo che impedisca a personaggi “chiacchierati” di riciclarsi più volte con esiti spesso nefasti, sarebbe già un buon inizio per poter parlare con ragione di “calcio della gente”.
Nota stampa del 15.07.20
È notizia di oggi il pronunciamento del Tar del Lazio sul ricorso del Rimini.
Nell’attesa di vedere come si muoverà la società biancorossa teniamo a precisare quanto segue.
È giusto premettere che il presidente dimissionario Grassi è padrone di fare ciò che vuole con la srl di cui è proprietario, ma, aggiungiamo noi, entro i limiti dettati dalla responsabilità e dal rispetto verso la piazza riminese.
Ricordiamo bene come si arrivò alla mancata iscrizione nel giugno del 2010, ed oggi ci sembra purtroppo di rivivere lo stesso film. Non conoscendo i dettagli non entriamo nel merito delle varie trattative, vogliamo però sottolineare che non riteniamo ammissibile rinunciare all’iscrizione per mancanza di acquirenti ritenuti solvibili – lasciando così la tifoseria col cerino in mano e costringendo il calcio riminese all’ennesima ripartenza dai campionati dilettantistici (nemmeno la D sarebbe scontata, a quel punto). Il che non significa, va ribadito con forza, vendere “al primo che passa”, ma mettere al primo posto la continuità, anche sportiva, del movimento. Riteniamo che come tifosi sia nostro diritto conoscere con chiarezza le volontà del presidente al riguardo.
In mancanza di una cessione già avvenuta, Grassi si farà carico di formalizzare l’iscrizione alla serie D entro il 24 luglio prossimo? Ed ancora, Il presidente dimissionario intende comunque formalizzare l’iscrizione alla serie D anche in mancanza, ad oggi, di validi acquirenti a cui passare la mano, stante la sua volontà di non proseguire l’impegno nel calcio? Nel caso, con quali programmi per la stagione 2020/21? C’è un progetto sportivo sul quale si sta lavorando, o l’iscrizione va intesa unicamente come atto formale necessario per non azzerare il valore economico del titolo sportivo oggetto di possibili compravendite?
Vogliamo infine ribadire le nostre perplessità riguardo i nomi dei possibili acquirenti, di cui si è letto in questi giorni. Stupisce che il presidente Grassi perseveri nel dare udienza a personaggi che già in passato si sono dimostrati inaffidabili ad altre latitudini. In base a cosa si ritiene che a Rimini sarà diverso? A questi imprenditori che a conti fatti rischiano di rivelarsi né più né meno come l’ennesimo giro di giostra riteniamo siano preferibili soluzioni locali come quella rappresentata da Lucio Paesani attorno al quale coagulare i contributi economici che la città vorrà mettere a disposizione per il calcio riminese. Nella speranza poi che anche l’attuale amministrazione comunale si renda partecipe di questo nuovo corso mostrando fattiva collaborazione, ad esempio sbloccando l’annosa questione della gestione dello stadio Romeo Neri che – insieme al centro sportivo della Gaiofana – è l’unica chiave di volta possibile per un progetto a lungo termine. Perché senza strutture all’altezza, lo dimostrano i fatti, si può solo tentare di sopravvivere ma non si costruisce nulla di solido e duraturo.
Rispetto per il Rimini!
Chissà se il buon Francesco segue ancora – con interesse grande, scriveva lui – quello che succede a Rimini. Chissà se Cristiana gli racconta ancora di quando è venuta a Rimini, a novembre 2018.
Li immaginiamo con immutato entusiasmo al tavolo del Consiglio direttivo, pronti a controfirmare la proposta che ci vorrebbe retrocessi a tavolino – così zelanti ad adempiere alle direttive del gran capo di via Allegri.
“Obbedisco”.
La serie A non può fermarsi, altrimenti il pallone si sgonfia, il grande circo deve andare avanti. Show must go on. Poco importa se le tribune rimarranno vuote, l’importante è che ci siano le TV.
Il carrozzone così riparte e non ammette defezioni. Si torna in campo, si gioca! Da Cristiano a Scott Arlotti, che giochino tutti! Anzi, no. Giocare costa, e tanto, e allora.. idea!
Chi non ce la fa si può fermare, perde zero a tre o retrocede.
Grazie, com’è umano lei. L’importante è che trionfi il merito sportivo.
Ci sarebbe da ridere se non fosse che è tutto vero. Questa è la proposta che l’“umile servitore della vigna”, così si autodefinì Ghirelli in uno scambio epistolare con il presidente Grassi, porterà in Consiglio Federale l’8 giugno. Nella stessa lettera scriveva “[Noi Lega Pro] dobbiamo avere regole certe e non deroghe. Dobbiamo semplicemente espungere le mele marce affinché le mele (tante) buone non marciscano per contatto”. Era il dicembre 2018. E’ passato del tempo ma crediamo che non si possa derogare a certi principi a seconda della contingenza, pure se eccezionale come quella generata dal Covid-19. Ne va della credibilità dell’intero sistema, e dello sport tutto.
Abbiate dunque rispetto per lo sport, e i suoi valori fondanti.
Abbiate rispetto per il Rimini. Abbiate rispetto per la città di Rimini.
No alla retrocessione in D a tavolino!
Nota del 08.03.2020
Preso atto del DPCM 8 Marzo 2020, col divenire di Rimini e provincia zona rossa, l’associazione comunica che sono sospese fino al 3 aprile tutte le attività previste sul territorio in merito al tesseramento in corso.
Per sottoscrivere la quota annuale è comunque possibile recarsi al nostro point “Edicola Tripoli News” di Moreno Tombesi in via Tripoli 168 oppure, mediante pagamento on line, collegandosi al sito ufficiale www.amicidelriminicalcio.it/diventa-socio.
Per qualunque domanda o richiesta di informazioni restano attivi il sito ufficiale e i canali social dell’associazione (Facebook e Twitter), oltre ai recapiti telefonici tradizionali.
Tin bòta, Rimini!
Il Direttivo dell’Associazione