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Rispetto per il Rimini!

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Chissà se il buon Francesco segue ancora – con interesse grande, scriveva lui – quello che succede a Rimini. Chissà se Cristiana gli racconta ancora di quando è venuta a Rimini, a novembre 2018.
Li immaginiamo con immutato entusiasmo al tavolo del Consiglio direttivo, pronti a controfirmare la proposta che ci vorrebbe retrocessi a tavolino – così zelanti ad adempiere alle direttive del gran capo di via Allegri.

“Obbedisco”.

La serie A non può fermarsi, altrimenti il pallone si sgonfia, il grande circo deve andare avanti. Show must go on. Poco importa se le tribune rimarranno vuote, l’importante è che ci siano le TV.

Il carrozzone così riparte e non ammette defezioni. Si torna in campo, si gioca!  Da Cristiano a Scott Arlotti, che giochino tutti! Anzi, no. Giocare costa, e tanto, e allora.. idea!
Chi non ce la fa si può fermare, perde zero a tre o retrocede.
Grazie, com’è umano lei. L’importante è che trionfi il merito sportivo.

Ci sarebbe da ridere se non fosse che è tutto vero. Questa è la proposta che l’“umile servitore della vigna”, così si autodefinì Ghirelli in uno scambio epistolare con il presidente Grassi, porterà in Consiglio Federale l’8 giugno. Nella stessa lettera scriveva “[Noi Lega Pro] dobbiamo avere regole certe e non deroghe. Dobbiamo semplicemente espungere le mele marce affinché le mele (tante) buone non marciscano per contatto”. Era il dicembre 2018. E’ passato del tempo ma crediamo che non si possa derogare a certi principi a seconda della contingenza, pure se eccezionale come quella generata dal Covid-19. Ne va della credibilità dell’intero sistema, e dello sport tutto.

Abbiate dunque rispetto per lo sport, e i suoi valori fondanti.
Abbiate rispetto per il Rimini. Abbiate rispetto per la città di Rimini.

No alla retrocessione in D a tavolino!