Il progetto Super League – nato e abortito (??) in sole 48 ore – ha generato un acceso dibattito nel mondo del calcio. La sconfitta (momentanea?) dei 12 super club ci viene raccontata dai media come una vittoria del “calcio popolare”, perché “il calcio è della gente”. Ma è davvero così? A nostro parere decisamente no; il calcio moderno segue logiche di profitto e spesso l’unico ruolo previsto per il tifoso è quello di cliente-consumatore.
Riteniamo quindi che in mezzo a tanta retorica sarebbe utile ripartire dal dibattito sulla Super League per rivedere davvero il sistema calcio. Un coinvolgimento reale dei tifosi, unito ad un maggior controllo che impedisca a personaggi “chiacchierati” di riciclarsi più volte con esiti spesso nefasti, sarebbe già un buon inizio per poter parlare con ragione di “calcio della gente”.
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